Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, definisce il termine “biosicurezza” come “condizione oggettiva di assenza di pericoli in ambito biologico” e “in pratica si tratta di attuare tecnologie e metodologie operative capaci di minimizzare il rischio di diffusione di agenti biologici potenzialmente pericolosi per l’uomo, gli animali e l’ambiente”.
Il problema di insetti infestanti negli allevamenti è molto diffuso e richiede un approccio attento per poter essere gestito.
Il termine mosca cavallina spesso viene usato in senso lato per indicare specie differenti di mosche (Ditteri) che succhiano il sangue di mammiferi. In senso stretto si riferisce propriamente a una singola specie: Hippobosca equina, appartenente alla famiglia Ippoboscidi.
Si tratta di una mosca piuttosto particolare, difficile da osservare, che attacca nelle ore più calde e umide della giornata. Gli ospiti primari sono cavalli e asini ma può pungere anche bovini, ovini capre e anche mammiferi selvatici di una certa taglia come i cervi. Punge gli uccelli e occasionalmente anche l’uomo.
L’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, definisce il termine “biosicurezza” come “condizione oggettiva di assenza di pericoli in ambito biologico” e “in pratica si tratta di attuare tecnologie e metodologie operative capaci di minimizzare il rischio di diffusione di agenti biologici potenzialmente pericolosi per l’uomo, gli animali e l’ambiente”.
Il termine mosca cavallina spesso viene usato in senso lato per indicare specie differenti di mosche (Ditteri) che succhiano il sangue di mammiferi. In senso stretto si riferisce propriamente a una singola specie: Hippobosca equina, appartenente alla famiglia Ippoboscidi.
Si tratta di una mosca piuttosto particolare, difficile da osservare, che attacca nelle ore più calde e umide della giornata. Gli ospiti primari sono cavalli e asini ma può pungere anche bovini, ovini capre e anche mammiferi selvatici di una certa taglia come i cervi. Punge gli uccelli e occasionalmente anche l’uomo.
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