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CAMPUS Copyr: Approfondimenti

Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.

Una sezione in cui potrai trovare informazioni utili sul tema
dell’igiene ambientale e dedicata ad approfondimenti sulle
tecniche migliori per affrontare gli infestanti più diffusi
negli ambienti pubblici e privati.

Approfondimenti ::: Parchi e Giardini pubblici ::: Bacillus thuringiensis: il ruolo nei trattamenti larvicidi contro le zanzare

03 Mar

Bacillus thuringiensis: il ruolo nei trattamenti larvicidi contro le zanzare

Bacillus thuringiensis: il ruolo nei trattamenti larvicidi contro le zanzare

La possibilità di impiegare insetti vivi, funghi, batteri e nematodi come antagonisti di organismi dannosi comporta l’assunzione di parecchie informazioni circa la loro natura ma anche riguardo all’ambiente e alle situazioni in cui vengono impiegati. Questo è fondamentale se si vogliono utilizzare questi antagonisti in maniera efficace.
Il Bacillus thuringiensis è un batterio aerobio, sporigeno, Gram-positivo, ad azione entomopatogena, isolato negli anni ’70 del secolo scorso. È presente naturalmente nel terreno, nell’acqua e nell’aria, ha la forma di un bastoncino, lungo 5 micrometri (1 millesimo di millimetro) e largo 1, possiede dei flagelli. Il batterio, durante la fase di sporogenesi, sintetizza proteine tossiche (endotossine CRY) che, se ingerite dalle larve di insetti, si attivano nell’intestino e ne provocano la morte.
Numerosi studi hanno dimostrato l’elevata selettività di queste tossine nei confronti dell’organismo bersaglio (soprattutto lepidotteri e ditteri) e la bassissima tossicità verso gli altri organismi, siano essi invertebrati o vertebrati. Pertanto le endotossine CRY non comportano alcun rischio per l’uomo, gli animali e gli insetti utili.
Inoltre, il gruppo delle endotossine CRY è composto da diverse proteine, che insieme esplicano il meccanismo di azione, e la probabilità di sviluppare resistenze è molto bassa.
Nell’ambiente il Bacillus thuringiensis non ha una lunga persistenza, essendo sensibile alle radiazioni solari la sua efficacia dura poche ore.
In commercio si trovano molti prodotti a base di Bacillus thuringiensis, in differenti formulazioni per diverse esigenze: liquido, in granuli, in pastiglie e in polvere bagnabile. Inoltre sono utilizzate diverse varietà di Bacillus thuringiensis che hanno azioni insetticide su differenti gruppi di insetti. Bacillus thuringiensis var.israelensis ha un’elevata efficacia soprattutto contro le larve di zanzare. Nei trattamenti su grandi superfici le formulazioni liquide e granulari rendono possibili modalità di distribuzione simili ai prodotti chimici. I tratti positivi che caratterizzano il profilo ecotossicologico di questo insetticida sommati agli aspetti pratici ed economici, oltre all’alta efficacia e selettività, fanno sì che il Bacillus thuringiensis sia il bio-insetticida più utilizzato al mondo e assuma una posizione di spicco nei trattamenti larvicidi.
Tuttavia sono parecchi i fattori che possono comprometterne l’efficacia, per cui risulta indispensabile conoscere tutti gli aspetti che permettono al prodotto di esplicare al meglio le sue potenzialità.
I trattamenti effettuati sulle acque dove si sviluppano le zanzare devono tenere conto della temperatura dell’acqua: le basse temperature, infatti, riducono l’attività delle larve con la conseguenza di una minor ingestione di cibo e quindi anche di tossine. Inoltre sembra che le basse temperature influenzino anche il pH intestinale delle larve, modificando l'attività enzimatica necessaria perché la tossina porti a morte l’insetto; l’azione ottimale della tossina nell’intestino degli insetti si esplica con pH alcalino.
In acque inquinate, torbide e con tanti sedimenti il B. thuringiensis var. israelensis viene adsorbito dalle particelle presenti e fatto precipitare sul fondo, allontanandolo dall’area dove le larve si alimentano. In questi casi è necessario scegliere accuratamente la dose di impiego, da aumentare anche quando si è in presenza di una elevata densità di larve.
La presenza di vegetazione nel corpo d’acqua o sui bordi incide negativamente sull’azione del B. thuringiensis, inconveniente superabile effettuando il trattamento partendo dal centro e spostandosi verso i bordi con attrezzature adeguate.
Poiché il batterio viene ucciso dai raggi solari, è necessario non effettuare i trattamenti nelle ore centrali della giornata.
Nonostante i numerosi accorgimenti da adottare e numerose informazioni da assumere per erogare un servizio il più efficace possibile, vale comunque la pena scegliere, quando ve ne sia indicazione all’uso, questo principio attivo, infatti il suo profilo ecotossicologico così interessante quasi annulla gli altri “inconvenienti”.

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