Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
Gli insetti sono animali eterotermi (cioè incapaci di mantenere costante la propria temperatura corporea) a differenza di mammiferi e uccelli, definiti omeotermi.
Gli insetti che vivono nei climi caratterizzati da inverni rigidi hanno sviluppato un meccanismo di sopravvivenza che permette loro di svernare, ovvero superare indenni questo periodo avverso.
Questo meccanismo si chiama diapausa e ha lo scopo di preparare l’insetto a superare condizioni non favorevoli, come basse temperature e mancanza di cibo, per riprendere successivamente le normali attività nel momento in cui il periodo avverso termina.
Durante la diapausa l’insetto mantiene il metabolismo respiratorio a un minimo vitale, cessa l’assunzione di cibo e arresta così il suo sviluppo. Ogni specie ha un suo stadio predefinito di svernamento: gli stadi di uova e di pupa (crisalide nei Lepidotteri) non hanno bisogno di nutrimento, pertanto alcune specie per sopravvivere all’inverno calibrano il proprio ciclo biologico in modo da ovideporre prima di questo periodo. Ciò avviene grazie a una serie di fattori interni ed esterni, tra cui il fotoperiodismo e la secrezione ormonale.
Altre specie si sono adattate a svernare da adulto o da forma preimmaginale (giovanile) potenzialmente attiva (larva, neanide, ninfa).
Vediamo alcuni esempi delle specie più comuni nei nostri ambienti che vanno in diapausa.
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