Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
Tra gli insetti parassiti dell’uomo si annoverano anche i pidocchi. L’infestazione causata dai pidocchi è detta “pediculosi” ed è particolarmente diffusa nei bambini in età scolare. Sono insetti un po’ particolari, con delle caratteristiche specifiche di adattamento alla vita in un “ambiente” singolare come il cuoio capelluto. Sono molto piccoli, non hanno ali, hanno il corpo piatto e zampe fornite di unghie a uncino, per ancorarsi saldamente ai capelli; presentano un apparato boccale pungente succhiante col quale perforano la cute e succhiano il sangue. Le femmine depongono le uova, dette “lendini”, attaccandole saldamente alla base dei capelli. Si tratta di parassiti, cioè di organismi che vivono "a spese" di altri organismi, fortemente legati al corpo umano, lontani dal quale non sopravvivono a lungo. La trasmissione avviene per contatto diretto dei capelli e/o per contatto con indumenti di persone infestate: in particolare cappelli, cappotti e sciarpe, cuscini. I trattamenti sugli ambienti non portano a risultati apprezzabili poiché il pidocchio non staziona nell’ambiente stesso ma soltanto sul capo e sugli indumenti, pertanto è necessario controllare i capelli spesso, utilizzare eventualmente un repellente specifico e in caso di infestazione ricorrere a uno shampoo insetticida. Per quanto riguarda gli indumenti e la biancheria è necessario effettuare lavaggi ad elevate temperature. Negli ambienti infestati è sufficiente ricorrere a una buona pulizia impiegando aspiratori ad alta filtrazione.
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